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Il futuro di Province e Comuni all’evento di Ravenna

14 Luglio 2022

Una giornata completa è stata dedicata al progetto "Province e Comuni". Mercoledì 13 luglio, presso la Provincia di Ravenna, si è discusso dei risultati iniziali conseguiti e degli obiettivi per i mesi a venire. Durante l'incontro, sono stati condivisi modelli virtuosi, tra cui quello adottato dalla Stazione Appaltante di Treviso, e si è affrontato il tema di come navigare nel mondo dei social media e del digitale. Nel contesto della comunicazione istituzionale e degli enti pubblici, diventa imprescindibile tener conto dei nuovi media.


 

La presentazione di Province e Comuni e la visione futura

Nel suggestivo contesto del Palazzo della Provincia di Ravenna, il direttore dell'Unione delle Province Italiane (UPI), Piero Antonelli, ha presieduto un incontro focalizzato sui nuovi modelli di organizzazione provinciale e sulla riorganizzazione degli enti, seguendo le indicazioni emerse dal progetto "Province e Comuni".

Antonelli ha espresso la volontà di costruire una Provincia innovativa, capace di valorizzare le potenzialità di un ente orientato principalmente alla semplificazione e agli investimenti. "La nostra visione futura di Provincia è quella di una Casa dei Comuni, un punto di riferimento che può estendersi dove i singoli Comuni non riescono ad arrivare", ha dichiarato Antonelli. Ha inoltre sottolineato l'importanza della ricerca condotta dall'Università di Perugia sullo stato delle Province, individuando casi esemplari da adottare come modelli. Questa ricerca rappresenta un traguardo nella strategia nazionale di ridefinire l'organizzazione delle Province secondo una prospettiva innovativa.

Per ulteriori dettagli e approfondimenti, è possibile consultare il bilancio dell'anno trascorso di "Province&Comuni" con le riflessioni del direttore Antonelli.

Stazione Unica Appaltante: il modello di Treviso

Durante la presentazione dei modelli virtuosi di Stazioni Uniche Appaltanti individuati nel progetto, la coordinazione dei lavori è stata affidata alla Vicedirettrice dell'Unione delle Province Italiane (UPI), Claudia Giovannini. In particolare, l'attenzione si è concentrata sulla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Treviso, presentata dal dirigente Massimiliano Lorenzon.

Tra i punti di eccellenza di questo modello, sono emerse quattro aree chiave delineate da Lorenzon: la gestione informatizzata, la distinzione tra l'Area Beni e Servizi e l'Area incarichi professionali e formazione, la completezza dell'attività giuridico-amministrativa e l'attenzione alla formazione del personale dell'ufficio.

Per ulteriori dettagli e un approfondimento su questo argomento, si consiglia di consultare la documentazione relativa alla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Treviso e le linee guida per la riqualificazione delle stazioni appaltanti, a cura di Alberto Cucchiarelli.


 

Come comunicare la Provincia del futuro?

Il panorama della comunicazione è in costante evoluzione, richiedendo una costante attualizzazione e l'acquisizione di nuovi strumenti e tecniche per la divulgazione nell'ambito della comunicazione pubblica. Nel corso dell'ultimo decennio, le piattaforme offerte dai social media e le innovative strategie per ampliare il proprio pubblico hanno radicalmente trasformato il modo di comunicare. Gli uffici stampa di istituzioni o enti locali devono necessariamente tenere in considerazione questi strumenti e sfruttarli appieno, nonostante la rapidità dei cambiamenti nelle piattaforme sociali, che può risultare disorientante. Ignorare tali evoluzioni comporta il rischio di restare indietro, o addirittura di commettere gravi errori.


 

Nel corso dell'evento, si è sviluppato un dibattito tra gli uffici stampa delle Province sulle modalità di miglioramento della comunicazione digitale. Durante queste discussioni, è stato affrontato anche il caso segnalato dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) riguardante e-mail contenenti link pubblicitari nascosti, erroneamente pubblicati da centinaia di Comuni italiani. Questo episodio rappresenta un esempio tangibile delle insidie presenti nel mondo digitale. Senza adeguate competenze, anche la pubblica amministrazione rischia di incorrere in situazioni problematiche.